“Questa emergenza è una corsa contro il tempo. Oggi il presidente De Luca ha parlato di un picco di contagi alla fine della prima settimana di aprile. A maggior ragione servono subito test rapidi, sul sangue e non con tampone nasofaringeo, che diano immediatamente la possibilità di capire se c’è stato un contatto con il virus e se la persona deve andare in isolamento o meno. Vale per tutti coloro che sono in prima linea: medici, infermieri, autisti, operatori dei supermercati. Così si rintracciano anche gli asintomatici e si limita davvero il contagio”. Lo dichiara Ermanno Russo, vicepresidente di Forza Italia del Consiglio regionale della Campania.
“Ma il kit rapido è uno strumento utile anche a casa, in autodiagnosi, perché al momento i tamponi si fanno soltanto a persone con una sintomatologia grave”, aggiunge Russo.
“Trattare nelle prime fasi della malattia i pazienti con COVID-19 può aiutarci a non ricorrere
all’ospedalizzazione. Una politica di prevenzione che costerà anche meno al sistema sanitario regionale”, evidenzia il vicepresidente del Consiglio regionale.
“È vero che c’è una probabilità di falsi negativi ma rispetto a non farli per niente i test il danno è minore. Perché intanto le persone positive al cento per cento si intercettano di sicuro”, spiega. “La strategia di far arrivare le persone con l’acqua alla gola per fare i tamponi ha fallito. I tamponi lasciamoli ai casi clinicamente da confermare, per avvalorare la certezza della diagnosi, ma intanto facciamo screening a tappeto. Soprattutto a chi è in prima linea e non può attendere il risultato del tampone”, conclude Russo.