“16 marzo, l’ultima notte”, la continua trasformazione dell’artista Achille Lauro

“16 MARZO, L’ULTIMA NOTTE”, LA CONTINUA TRASFORMAZIONE DELL’ARTISTA ACHILLE LAURO

Achille Lauro pubblica il suo secondo libro dal titolo “16 marzo, l’ultima notte”, edito da Rizzoli. Ed è già boom, i fans aspettavano un nuovo racconto della continua trasformazione artistica di Lauro De Marinis. Lui ha spiegato a “domenica in” in collegamento da Milano, città dove vive e lavora: “il libro è un racconto di me stesso fuori dal palcoscenico, davanti allo specchio esprimo pensieri, racconto il Lauro che la gente non conosce, quello che ho passato per arrivare al successo. Io penso che scrivere sia un’autoanalisi, scrivere mi fa capire chi vorrei diventare e pubblico anche le cose che mi imbarazzano. Questo libro racconta come tutti siamo a dieci secondi dalla felicità”. Direi parole che non fanno una piega, dette da un artista che sta cercando di farsi capire ed è in piena evoluzione artistica. “16 marzo, l’ultima notte” è un libro che miscela sapientemente narrativa e poesia, un viaggio nella vita di Lauro tra realtà e finzione, tra passato, presente e futuro. Il racconto si snocciola in un’unica notte, quella del “16 marzo”, dove si raccontano gli stati d’animo di Lauro ora dopo ora, visioni, follie, pensieri sparsi tra consapevolezza e incoscienza, tra maturità e paura. Achille Lauro guarda allo specchio Lauro De Marinis e lo racconta come un giovane adulto, non come un ragazzino, ma come un uomo che è sulla strada della maturazione. Lo specchio riflette un uomo che trasforma i suoi stati d’animo in una dolorosa esternazione. Gli orari scandiscono questi stati d’animo uno dietro l’altro. Un altro passo in avanti per la sua carriera, la scrittura.

DANIELA MEROLA