Tra i libri più sfruttati di sempre tra film, cartoni animati, fumetti, parodie e trasposizioni varie, ritorna in scena in una versione mini-musical da 70 minuti per bambini. Lo spettacolo sarà in scena il 19 novembre alle 15.30 al Teatro Manzoni di Milano per poi passare da Cesano Boscone il 21 gennaio, Roma l’11 febbraio e Guidonia il 18 febbraio 2017.
Una storia e un dietro le quinte che ci racconta il vulcanico direttore artistico, Maurizio Colombi, inventore del mini-musical per famiglie.
Mini musical: che cosa vedranno le famiglie?
Anche il costo è mini?
Certo. Tutto mini: costo, allestimento, tempi mini, ma grandi cast e bei costumi. Per questo non si possono considerare teatro-ragazzi, perché malgrado siano mini, danno l’effetto di un vero musical, che si permette molte più licenze e digressioni sia nel testo che nella musica. Una caratteristica importante di questi spettacoli è l’interazione col pubblico voluta per avvicinarsi maggiormente ai bambini. Credo che involontariamente stiamo avvicinando i giovani al teatro, molto di più con questi piccoli spettacoli, che in qualunque altro modo. Alla fine di ogni spettacolo ogni bambino può fotografarsi con i personaggi dello show. Ho affidato la regia di tutti questi spettacoli a Michele Visone, l’unico pazzo che riesce in tempi così brevi a starmi dietro, si porta dentro l’animo dell’animazione turistica e questo gli permette di superare qualunque ostacolo.
Il mago di Oz ancora moderna come favola?
Nessuna favola è vecchia, anzi più sono antiche è più sono romantiche. In teatro il tempo si ferma e bisogna dimenticare Facebook e YouTube.
Baum la trasposizione sul palco l’aveva già nel sangue: era appassionatissimo di teatro, tanto che per produrre spettacoli finì in bancarotta. Ma si fa bancarotta col teatro?
Non me lo spiego, ma sono tutti come Baum: la maggior parte sono in perdita ma si continua imperterriti… a parte qualche colpo di fortuna o di bravura. Io ad esempio ho avuto parecchio – lo dico – “culo”!
Pare che l’autore con questa storia volesse rappresentare la situazione economica americana del tempo. Applicandola ai giorni nostri, con chi identificheresti i personaggi?
Non mi fare dire i nomi ce ne sono troppi! iI vero problema da sollevare e risolvere è il pubblico: in Italia a teatro ci va una persona su mille! Tanta offerta e poca domanda…qui siamo tutti attori e cantanti e vogliamo stare sul palco oppure restiamo a casa a guardare Il Grande Fratello…