a cura di DANIELA CAMPOLI
Irene Betti è nata a Roma e ha vissuto a Pistoia dove ha frequentato corsi di danza e ginnastica. A 16 anni si è trasferita nella capitale ed è entrata in contatto con il circuito dei giocolieri e artisti di strada. Andiamo a porle qualche domanda in merito alle sue doti artistiche.
-Come nasce la tua passione per l’arpa?
Partecipai ad un open day alla Scuola Comunale di Musica della mia città. La mia prima insegnante disse che l’ arpa è lo strumento degli angeli e anche uno dei più difficili da imparare. La commistione di queste due cose mi attrasse immediatamente.
– Tra gli eventi musicali a cui hai partecipato quali ritieni siano stati i più significativi?
Ho eseguito con un’ ensemble del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma le Folk Songs di Luciano Berio all’ auditorium Harpa a Reykjavík. Poi la partecipazione a Imola in Musica e Ferrara Buskers.
– Hai anche collaborato con Amedeo Minghi, cosa ricordi di quell’esperienza?
E’ stato il primo concerto pop a cui ho partecipato. Mi ricordo l’ euforia di suonare in un contesto diverso da quello classico, dove l’ orchestra si spoglia del ruolo sinfonico e trova una nuova veste accompagnando le canzoni di un cantautore.
– Il tuo primo album è uscito nel 2017 e si intitola “Vita Caotica”. Parlacene.
All’ età di 19 anni ho cominciato a scrivere pezzi strumentali e canzoni. Ho deciso di raccogliere i pezzi in un album, completamente autoprodotto, accompagnando l’ arpa con altri strumenti, come spruzzi di colore. Ho presentato il mio album in diversi teatri e alcuni brani sono stati utilizzaticome colonne sonore.
-Spiegaci come leghi il contorsionismo alla musica.
Ho cominciato a esibirmi con un numero di acrobatica di coppia. Ho deciso di avvicinarmi al contorsionismo e ho preso lezioni da un insegnante ad Amsterdam. Ho lavorato qualche mese in un circo e successivamente ho costruito il mio spettacolo che ho proposto in diversi festival italiani. Nel 2018 ho conseguito la laurea in arpa al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma. Lo scorso anno ho cominciato a esibirmi con le mie passioni nella stessa performance.