ANDREA LOMBARDI giovane attore pieno di sogni

Il percorso artistico dell’attore Andrea Lombardi è iniziato all’età di 9 anni, grazie alla fiction Cuore.

Ho trovato un volantino sotto casa mia, dove c’era scritto che cercavano qualcuno per la fiction Cuore, diretta da Maurizio Zaccaro. Ho così cominciato come comparsa e, col tempo, ho coltivato questa mia passione, che ho un po’ abbandonato per studi e gli altri imprevisti che caratterizzano la vita di ciascuno di noi. Alle superiori mi sono però buttato sulla regia, col desiderio di intraprendere una carriera in quel campo lì, anche se poi anche in questo caso la vita mi ha fatto prendere una strada diversa. Ad ogni modo, ho studiato dizione per un anno con l’attore e doppiatore Danilo Bruni, oltre ai tre anni nella scuola Sergio Tofano di Torino, diretta da Mario Brusa”.

Oltre ad aver lavorato con Sergio Castellitto nel film Venuto al Mondo, che gli ha dato l’occasione di apprendere più da vicino le tecniche del mestiere, Lombardi ha recitato in due cortometraggi, diretti entrambi da Andrea Di Bartolo.

Il primo cortometraggio di fantascienza, intitolato Black Mail, mi ha visto lavorare con mio padre. E’ un corto indipendente, che è disponibile anche su YouTube, dove ci sono solo io come protagonista. Ho inoltre fatto Level 05, dove avevo un piccolo ruolo. Adesso, nel 2021, dovrei girare la pubblicità di un farmaco per il mal di schiena e mi sto muovendo a livello teatrale amatoriale. Il resto è da scrivere”.

Le passioni di Andrea sono però tante e molteplici.

Adoro scrivere racconti. La passione per la recitazione, invece, la condivido con mio padre, che ha lavorato molto a CentoVetrine in qualità di speciale. Ora come ora, mi fa d’agente, mi procura gli ingaggi, quando c’è un casting cerca sempre di fare il possibile per accompagnarmi, per farmi sentire la sua presenza. Sia lui e sia mamma mi hanno sempre incoraggiato in questo. Anche se papà ha tenuto a farmi capire che era anche necessario avere una valida alternativa al mestiere dell’attore”.

Andrea Lombardi ha studiato dizione, doppiaggio, recitazione, regia, sceneggiatura, presa e montaggio. Sono tanti i suoi artisti di riferimento.

Sono cresciuto più con film americani, ma il cinema italiano lo amo e guai a chi me lo tocca. Tra i miei registi italiani preferiti c’è Gabriele Muccino; il mio film preferito è L’ultimo bacio. Tra gli attori ci sono Pierfrancesco Favino e Stefano Accorsi. Per quanto riguarda il mondo americano, sono cresciuto con film come Batman di Tim Burton e attori del calibro di Michael Keaton, Arnold Schwarzenegger, Sylvester Stallone, Nicolas Cage e Johnny Depp. Tra i registi internazionali, non posso non citare Spielberg e James Cameron”.

Un mondo, quello della recitazione, dove è sempre più difficile farsi strada.

Sto constatando quanto sia difficile farsi strada nel mondo dello spettacolo, così come in quello del lavoro in generale. Ci sono i raccomandati che passano davanti a tutti. Nel cinema, ad esempio, sono tanti i figli, nipoti, fratelli e sorelle d’arte che magari passano davanti a tanti altri che non sono famosi. Bisogna dare spazio ai giovani e mettere da parte quelli che, a parer mio, sono attori superati. Vorrei vedere in televisione e al cinema delle facce nuove. Vorrei che si desse ai giovani l’opportunità di dimostrare se hanno del talento. Personalmente, è dieci anni che tribolo e comincio a vedere un po’di frutti soltanto adesso. E’ un percorso duro perché spesso a mancare sono le occasioni. Io per primo ho gettato la spugna in più circostanze, ma per fortuna sono riuscito a raccoglierla e a rimboccarmi le maniche per proseguire”.