Attimi di panico all’ospedale San Paolo

Ore 4:00 del 17/08/2018 Aggressione n.60 del 2018,  Dal racconto di Guido Coretti

Sono circa le 4 di mattina, dovrei poter lavorare. Invece c’è un tipo di fronte a me che sta facendo roteare le aste per la flebo e ci minaccia. Ne lancia una e colpisce il tavolo. Poi ne trova una seconda, e colpisce il mio computer. Finite le aste per le flebo non ha altro da lanciare se non le barelle. E quindi ricomincia. Almeno siamo protetti da un tavolo, difficilmente potrà lanciarle oltre, penso io. E infatti alla fine allontanandoci dal tavolo ci riusciamo a mettere al riparo. Si lamenta per un cellulare a suo dire rubato. Passa poco, e comincia con le minacce. Se non salta fuori il suo cellulare, dice, va a prendere della benzina e da fuoco al pronto soccorso. Con noi dentro. Ci dà due minuti per restituirlo e passati i due minuti comincia a lanciare per aria fotocopiatrici e stampanti distruggendole. Poi alla fine arriva la Polizia e il cucciolo finalmente si calma. Ah, ovviamente Il cellulare lo aveva dimenticato sul davanzale durante la pausa sigaretta.

La associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate“ a cui si aggiunge l’associazione Esperide del Dott. Antonio Parente che ancora una volta precisa che la stessa ha più volta interessato le istituzioni locali e nazionali per potenziare il servizio di Vigilanza sopratutto non attraverso guardie particolari giurate che non hanno nessun valore né preparazione che qualifica ma con drappelli di Polizia e carabinieri coordinati.