Flavio Oreglio incanta il pubblico di Zelig con la sua “Anima popolare”

Grande successo il ritorno alla canzone d’autore di Flavio Oreglio (cantautore, attore e scrittore umorista, show-man) al Teatro Zelig nelle serate di presentazione dell’album del 15 e 16 febbraio scorso. Flavio Oreglio: ad alcuni ( ma non troppi…) potrebbe sembrare un brand poco conosciuto, per i nostri tempi di oggi così superveloci e trasformisti. Invece l’Oreglio con nuove vesti, il poeta catartico lanciato dalla casa editrice Mondadori e dalla trasmissione targata Mediaset Zelig, è qui.  Ha semplicemente scelto, dato il suo carattere serioso e molto impegnato, di dedicarsi a percorsi altenativi meno mediatici ma più di spessore, come accadde all’inizio della sua carriera. Parliamo di Cabaret, una bella parola, certo. Ma Flavio Oreglio chiarisce da sempre che: “Cabaret non è comicità, abbandono alla risata grassa e populismo accattivante per conquistare il popolo bue. Cabaret è storia, tragitti, è una modalità, un linguaggio, un luogo reale e immaginario, è cultura. Cabaret è anche canzone d’autore”. Nello spettacolo, presentato con leggerezza e intensità venerdì 15 e sabato 16 febbraio al Teatro Zelig (sfida o consapevolezza?), ci sono tutti gli elementi per ritrovare quello che avevamo imparato a conoscere come personaggio televisivo (o icona da Festival vari…)  in una veste quasi (forse?) definitiva o comunque “definita”. Mille facce, tante belle canzoni (a volte diverse tra loro), ci restituiscono un Flavio Oreglio – ormai sessantenne – pieno. Pieno di contenuti, forza energia. E’ merito del trentennale  (trent’anni di carriera appena conclusi attraverso percorsi, incontri, libri e cd antologici… un esubero di bellezze, insomma!) o forse del contratto nuovo (discografico) firmato con l’amico-produttore (ora editore) Luca Bonaffini che, in occasione del suo rilancio, gli ha offerto la sua neonata casa discografica milanese (LONG DIGITAL PLAYING SRLS) per “ripartire da… 30?

Luca Bonaffini, cantautore e compositore, che l’estate scorsa ha ritirato insieme a lui il Premio alla Carriera “SPAZIO d’AUTORE 2018”, ha sposato il suo nuovo progetto musicale che s’intitola “Anima Popolare” e ha deciso di produrlo.

Ecco. Flavio Oreglio, catartico per effetto mediatico e artista come “verità assoluta”, è pronto. E la serata di debutto, di presentazione dell’album, anche grazie agli STAFFORA BLUZER, è stata straordinaria: perché si può ridere ( o sorridere) restando esseri pensanti. Alla faccia di Sanremo che, a quanto pare, per fare notizia ha bisogno di vomitare rabbia e (perdonateci) malsana mediocrità. Bentornato Oreglio. A te e alla tua “Anima popolare”

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