In arrivo il Vintage Computer Festival all’ex Cartiera Latina a Roma

Si svolgerà sabato 27 e domenica 28 aprile 2019 presso l’ex Cartiera Latina – via Appia Antica 42 – a Roma la seconda edizione del Vintage Computer Festival, la più grande manifestazione sulla storia del personal computer organizzata dal Vintage Computer Club Italia in collaborazione con Rai Cultura e con Rai Scuola.  «Il personal computer è entrato nella quotidianità di ognuno di noi ed ha cambiato le nostre vite. Conoscere la sua evoluzione contribuisce a comprendere meglio la storia del progresso umano. Con il sostegno del vasto gruppo di collezionisti e appassionati riuniti su Facebook, vogliamo diffondere la cultura tecnologica e promuovere la creazione di un innovativo Museo Italiano dell’Informatica e del Calcolo, una “casa comune” per tutte le associazioni che hanno i nostri stessi obiettivi, attraverso una rete museale diffusa su tutto il territorio nazionale», dichiara Paolo Cognetti, presidente del Vintage Computer Club.

La più ricca manifestazione sulla storia del personal computer, l’innovazione tecnologica che più ha modificato le nostre vite, rivoluzionando il lavoro, la scuola e la quotidianità di milioni di persone in tutto il mondo.

La manifestazione – ad ingresso libero – si rivolge tanto a collezionisti e ad appassionati di computer quanto a studenti e famiglie, nativi digitali e curiosi, ed offre importanti momenti di divulgazione con ospiti internazionali, grandi personaggi della storia dell’informatica ed eventi speciali.

Su un’area espositiva di ben ottocento metri quadri i visitatori avranno la possibiltà di conoscere e provare numerosi esemplari d’epoca e rarità ancora oggi funzionanti che hanno fatto la storia del PC dalla metà degli anni Sessanta alla fine degli anni Novanta del Novecento, epoca in cui il computer è passato da vantaggio per pochi (o strumento di lavoro in aziende ed uffici) a beneficio per tutti.

I personal computer sono con noi ovunque ed ormai (già da parecchi anni) non possiamo farne a meno. Oggi sarebbe piuttosto difficile immaginare la vita senza un PC. Ciononostante non tutti ne conoscono le origini, com’erano quando sono nati, quale è stata la loro evoluzione, quali erano i videogiochi e i programmi del “tempo che fu”.

Al Vintage Computer Festival verranno esposti – e saranno utilizzabili – numerosi PC storici, fra cui il “leggendario” Olivetti Programma 101 (P101) del 1965, l’Altair 8800 (il primo personal computer maneggevole e basso costo che, nel ’75 rivoluzionò il mercato) e l’IMSAI 8080 (il famoso computer di War Games – Giochi di guerra – 1983 – di John Badham) resi disponibili grazie al contributo di associazioni e club di appassionati collezionisti che li recuperano, li riparano e li conservano.

Presenti anche alcune fra le “pietre miliari” della storia del PC, come l’Apple-1 e il Sol-20, assieme alla “triade” formata da Apple II, TRS 80 e  Commodore PET 2001 (che nel ’77 aprì il “mercato di massa” al personal computer) e pezzi storici come Osborne 1 (il primo computer portatile) IBM PC, Apple Lisa e Macintosh, Commodore Vic20 e 64, Sinclair Spectrum, Atari, Amstrad, i dimenticati MSX e molti altri poco conosciuti ai non “addetti ai lavori”.

Al Vintage Computer Festival partecipa anche BasicNet spa che, sabato 27 aprile alle ore 12.30, con il suo laboratorio 8-bit Lab, effettuerà in sala conferenze l’annuale accensione dell’Apple-1, il primo computer costruito nel ’76 da Steve Jobs e Steve Wozniak. La rarissima motherboard è di proprietà dell’imprenditore e collezionista Marco Boglione.

L’introduzione del computer nella didattica rappresenta l’ultima grande rivoluzione nei processi educativi e in quelli di apprendimento.  Sabato 27 Aprile, alle ore 16:00, in sala conferenze Rai Scuola, partner del Vintage Computer Festival, ha organizzato la tavola rotonda L’insegnamento e l’apprendimento nell’era del personal computer, che verrà coordinata da Corrado Giustozzi, informatico, storico giornalista di «MCmicrocomputer» e fondatore della rivista «Byte Italia».

Interverranno dirigenti scolastici, docenti, ricercatori e informatici, fra i quali/le quali Antonio Fini, Mario Pireddu, Alessandra Rucci e Giovanni Cignoni. L’obiettivo fondamentale dell’incontro è quello di evidenziare come il computer ha modificato – e sta modificando – i rapporti fra scuola, studenti e docenti, costringendo a modificare i modelli d’insegnamento tradizionali ed i ruoli dei protagonisti del mondo scolastico, sia quello dell’insegnante sia quello degli alunni.

Ingresso libero anche alle conferenze ed agli incontri con i grandi protagonisti della storia del personal computer e delle sue molteplici applicazioni.

 

GLI APPUNTAMENTI

Sabato 27 Aprile

Ore 11.00: in sala conferenze incontro con Liza Loop, la pioniera americana della didattica digitale, futurologa, autrice di libri e manuali di informatica, nota per l’uso innovativo dei PC nelle scuole e per le sue riflessioni filosofiche sul futuro dell’apprendimento multimediale. Nel ’75, a San Francisco, creò due centri computer aperti al pubblico. Steve Wozniak, co-fondatore di Apple, rimase così favorevolmente impressionato per le sue attività didattiche che le donò il primo computer Apple mai prodotto.

Ore 14.00: conferenza di Jean-Daniel Nicoud, docente e informatico svizzero, inventore del mouse a decoder ottico e creatore del linguaggio CALM (Common Assembly Language for Microprocessors) per microprocessori. Nel ’74 realizzò lo Smaky (uno fra i primi personal computer fondati su microprocessore), il robot mobile Khepera e molte altre tecnologie innovative.

Per le conferenze in inglese sarà disponibile la traduzione simultanea in cuffia.

 

Domenica 28 aprile

Ore 9.30: in sala conferenze, Silvio Henin di AICA racconterà del suo lavoro per salvaguardare la storia dell’informatica italiana. Silvio Hénin, studioso di Storia della tecnologia, autore di libri ed articoli su riviste italiane ed internazionali, è membro del comitato scientifico di Mondo Digitale e consulente del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano.

Ore 10.30: incontro con Allan Alcorn, uno fra gli ingegneri storici della Silicon Valley, il quale racconterà (anche in questo caso sarà disponibile la già citata traduzione simultanea in cuffia) il suo lavoro per il Gaming ma non solo. Allan Alcorn, ingegnere elettronico e informatico americano che ha sviluppato il videogioco Pong, lanciato nel ’75 da Atari, è considerato il nonno dei videogame domestici.

Allan Alcorn è stato responsabile del progetto della console Atari VCS (poi Atari 2600) e testimone diretto di alcuni storici incontri al “leggendario” Homebrew Computer Club (la fucina dei geni) dove Steve Wozniak e Steve Jobs (all’epoca dipendente Atari) presentarono il prototipo del loro primo computer Apple-1.

La storia dei videogames in un percorso attraverso decenni, console e giochi. Da Pong alla Playstation in una mostra che si trasforma in una sala giochi. I visitatori avranno la possibilità di ammirare la scheda originale del Pong (prodotta nel ’72) e di giocare alle postazioni di Pong a disposizione del pubblico. L’area conterrà una mostra sulla storia del videogame, un racconto lungo oltre cinquant’anni in cui il passato, il presente ed il futuro s’intrecceranno in un percorso che inviterà i visitatori ad esplorare l’evoluzione del videogioco anche attraverso la possibilità di giocare con console, computer ed arcade utilizzabili dal pubblico. Appassionati nostalgici ed i loro figli e nipoti avranno modo di cimentarsi con le prime console risalenti agli anni Settanta o con gli home computer e le popolari console degli anni Ottantae Novanta, passando dai primi “paddle” ai joystick fino ai moderni joypaid.

Ore 10.30: in sala conferenze, la tavola rotonda La produzione italiana di personal computer agli inizi degli anni ’80. Coordinerà Marco Marinacci, già direttore di
«MCmicrocomputer». Interverranno informatici ed imprenditori dell’epoca come Giovanni Coviello (ex Bit Computers) Giovanni Becattin (ex General Processor), Silvio Henin e Maurizio Sorrentino, docente e studioso dell’informatica di quel periodo.

Ore 14.30: in sala conferenze, tavola rotonda La produzione italiana di PC nei primi anni ’80.

Ore 17.00: a concludere il Vintage Computer Festival l’incontro con il musicista Mauro Sabbione, tastierista dei Matia Bazar negli anni Ottanta, e che racconterà Albori di musica elettronica con l’Alpha Syntauri. A seguire, videoconcerto per pianoforte Tango a Berlino Parigi Londra, dedicato ai vinili cult dei Matia Bazar dell’era elettronica, con brani conosciuti arrangiati con una tecnica straordinaria, accompagnati da immagini esclusive ed originali.

Nel recital Tango a Berlino Parigi Londra i due album vengono riproposti come una sonata di Chopin, senza i loro arrangiamenti elettronici e senza canto, come quadri d’autore, con le variazioni agogiche, in cui convivono l’andante moderato I bambini di poi, il largo Scacco un po’ matto, l’allegro Elettrochoc, il prestissimo Il video sono io, la valse Valzer d’Oriente, ma anche le distopiche Fantasia, Astra e Zeta ed il maestoso Vacanze romane. Nel concerto viene anche inserito, come omaggio all’archistar Alessandro Mendini, recentemente scomparso, il brano Cinismo Abitativo, composto nell’83 su testo di A. Mendini per il progetto musicale di Mendini “Architettura sussurrante”, all’epoca pubblicato in poche copie ed ora ripubblicato da Industrie Discografiche Lacerba.

Mauro Sabbione, diplomato al Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova, è stato il tastierista dei Matia bazar dall’81 all’84, contribuendo al successo del periodo elettronico degli album Berlino Parigi Londra e Tango con Vacanze romane, utilizzando, all’avanguardia per il periodo, un sistema Alpha Synthauri, fondato su Apple Ile e schede/software Synthauri.

Il Vintage Computer Festival è organizzato dal Vintage Computer Club Italia in collaborazione con Magnetic Media Network Spa ed il supporto di Unidata Spa, Altemica e S&H. Il club (membro della Vintage Computer Federation USA) è nato nel 2016 ed ha l’obiettivo di valorizzare e far conoscere la storia dei personal computer realizzati nel periodo pionieristico dell’informatica, tra gli anni Sessanta e Novanta del Novecento.

Dal 2018 il Vintage Computer Club Italia è entrato – primo gruppo etra USA – nell’orbita della Vintage Computer Federation, un’organizzazione senza scopo di lucro 501 nata per riunire gli hobbisti e per diffondere la conoscenza della storia dell’informatica. La Vintage Computer Federation è nata nell’autunno 2015 dal DNA dei gruppi correlati. Fra questi ricordiamo il Vintage Computer Festival, fondato nel ’97 da Sellam Ismail, il MARCH (Mid-Atlantic Retro Computing Hobbyists), fondato nel 2004 da Evan Koblentz e Andy Meyer, ed il Vintage Computer Forum, fondato nel 2004 da Erik Klein.

 

LA LOCATION

L’ex cartiera Latina (via Appia Antica 42), fra i pochi impianti industriali sopravvissuti a Roma, è una struttura unica nel suo genere ed eccezionale per la posizione “strategica” a ridosso delle Mura Aureliane. Oggi il complesso multifunzionale è gestito dall’Ente Parco Appia Antica, e fornito di due sale (Nagasawa e Appia) per esposizioni e di una Sala Conferenze, una biblioteca, uno spazio didattico espositivo naturalistico (“Di Natura”), dove si svolgono attività per le scuole e le famiglie e dove è presente un Punto Info con Bookshop. Uno spazio verde esterno attrezzato che ospita l’orto didattico “Hortus Urbis”, un’area didattica dedicata alle tradizioni della campagna Romana ed un’area attrezzata per la sosta.