Intervista a Giuseppe Marco Pasquarella, autore di “La vetrina della mia arte”

E’ l’autore de La Vetrina La Mia Arte, libro dove ha parlato dell’arte della vetrinistica attraverso le esperienze che ha svolto in oltre 30 anni di carriera. Un vero e proprio successo letterario che lo ha portato a fare delle tappe d’autore in giro per tutta Italia. Parliamo di Giuseppe Marco Pasquarella che si è raccontato in questa intervista, dove ci ha anche annunciato un avvenimento molto importante: a metà ottobre sarà infatti ospite al Salone del Libro di Torino.

Giuseppe, negli scorsi mesi hai presentato in diverse tappe d’Italia La Vetrina La Mia Arte, il libro che hai scritto. Qual era la finalità di questo tour?

“Dopo l’anteprima nazionale con la stampa, avvenuta a Roma il 14 febbraio 2020, l’Italia nelle settimane successive è entrata in lockdown, per via del Covid. Per evitare rischi, in quella prima data abbiamo dunque fatto una presentazione soltanto con professionisti, giornalisti e televisioni romane. Il libro è stato poi presentato via web e radio da tantissime parti. E pure il mio editore l’ha pubblicizzato. Il libro, edito da Giacovelli Editore, è stato poi distribuito alla Feltrinelli, alla Mondadori,ibs.it,Amazon e tanti altri posti. La Vetrina La Mia Arte è dunque partita con il piede giusto, perché è stato acquistato ed è attualmente in ristampa. Segno del fatto che le vendite sono andate alla grande”.

Si aspettava un successo del genere?

“No, non mi sarei mai aspettato un successo di tale portata, anche se è un libro esperienziale. Tocca tanti argomenti legati al mondo dell’arte della vetrinistica, del visual merchandising, del retail, dando poi spazio ad articoli di giornali, interviste e partecipazioni ai miei meeting nella Camera dei deputati, nel Parlamento Europeo. Contiene anche la lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Mattarella. Questo successo mi ha dunque portato, da luglio, ad affrontare una tournée o, per meglio dire, delle tappe d’autore”.

Citiamo un po’ di queste tappe, allora.

“Ad esempio, a Tagliacozzo, in provincia dell’Aquila, e a Roviano (Roma) sono stato al Cammino Letterario. un’esperienza molto bella che ho vissuto perché lì ho presentato il mio libro insieme a una quindicina circa di autori per ogni sera, in piazza. In seguito, c’è stata Locorotondo in Puglia, dove una giornalista ha presentato il mio libro alle persone. Una delle tappe più importanti è stata quella nel mio paese, Petacciato, in Molise. C’era presente tanta gente ad ascoltarmi, insieme al giornalista e scrittore molisano Antonio D’Ambrosio. C’erano con noi due rappresentanti  nazionali di Confassociazioni che hanno dato spessore alla serata. Ci saranno anche altre tappe italiane come Bologna, Ravenna, Milano ,altre in Molise e Abruzzo fino ad arrivare anche in Sicilia. Dal 16 al 18 ottobre sarò inoltre al Salone del Libro di Torino. Abbiamo girato e stiamo girando tutta Italia per parlare di questo mio libro, che a quanto pare sta incuriosendo molto”.

So che hai ricevuto anche due lettere abbastanza importanti, no?

“Sì. Anche qui non me l’aspettavo. Ho ricevuto due lettere molto belle: una dal Parlamento Europeo dal dottor Aldo Patriciello onorevole, l’altra da Dario Salvatori, critico d’arte della Rai e dei vari programmi televisivi. Entrambi mi hanno inviato delle lettere veramente bellissime, che sono state lette a Petacciato. Mi hanno elogiato per il lavoro che svolgo, che ho fatto, e per il modo in cui mostro l’arte in un libro. Per me è stato veramente un orgoglio. Tutto potevo aspettarmi, tranne che Salvatori scrivesse una pagina di recensione per me. Non ci avrei mai creduto, né tanto meno pensato. L’Onorevole Patriciello, che era stato invitato, non ha potuto partecipare alla tappa di Petacciato, per impegni già presi in precedenza, ma ha voluto esserci tramite questa lettera, dove ha parlato della mia persona, dell’essere cittadino molisano e della mia professione, in cui ho creduto e che ho portato avanti per oltre 30 anni. Libro dove non ho mostrato soltanto banalmente le vetrine, ma le ho descritte. In ogni caso, le tappe continueranno. Personalmente, non lascio mai niente al caso. Cerco sempre di prendere il meglio di ogni cosa che mi si trova davanti. La mia forza è proprio quella di non abbattermi mai. Se trovo un ostacolo davanti, quello diventa la mia forza”.

Hai partecipato poi alla stesura di un altro libro, giusto?

“Sì, un libro dove siamo 11 autori, i cui ricavati andranno in beneficenza. Si intitola Sulla Stessa Barca. Ho scritto cinque pagine. Sono contento perché comunque lo stiamo presentando per l’Italia. Sarà pubblicizzato anche negli aeroporti”.

Insomma, è un anno super positivo per te.

“Esatto. Anche se ultimamente sentiamo parlare di vaccini, di green pass, di pandemia, penso che questo sia anche un anno di rinascita e di crescita. Dal 2020, anno in cui ho scritto La Vetrina La Mia Arte, non mi sono più fermato fino ad arrivare ad oggi, nel 2021. Se il libro è stato mostrato a così tante persone, il mio obiettivo è stato raggiunto: volevo far conoscere un’arte che, magari, era sottovalutata e che alcuni nemmeno conoscevano, se non in dei piccolissimi aspetti. La Vetrina La Mia Arte non è un libro tecnico, perché altrimenti avrebbe al suo interno solo foto. Racconta di me, della mia vita, da quando sono nato, degli sforzi che ho fatto, dei miei spostamenti, di chi ha creduto in me… fino ad arrivare ai miei successi. Che comprendono senz’altro l’essere stato ospitato al Parlamento Europeo o nella Camera dei deputati. Queste cose non si improvvisano, ma accadono. E bisogna sempre dire Wow. Perché penso davvero di avere costruito qualcosa di bello nella mia vita, con un percorso stupendo di cui sono orgoglioso. Perché tutto quello che ho fatto, l’ho fatto con le mie forze, non con quelle degli altri. Pensa che fino all’ultimo mia moglie, i miei figli, mia mamma e mia sorella non sapevano niente di questo libro che ho scritto”.

Davvero?

“Eh, sì. Ho scritto un libro di oltre 150 pagine senza che nessuno sapesse niente. Ho voluto fare loro questa sorpresa”.