Intervista a Montse Alcoverro

Montse Alcoverro, conosciuta in Italia per il ruolo della dark lady Ursula Dicenta di Una Vita (Acacias 38), ha incominciato a studiare recitazione all’Accademia di Arte Drammatica quando aveva soltanto 18 anni. Da allora, alcuni personaggi, interpretati al cinema, in  televisione e in teatro, le sono rimasti nel cuore.

“Nella serie ‘El cor de la ciutat’ (El Corazon de la ciudad) ho prestato il volto per quattro anni a Maise Sendra. In ‘Secrets de Xangai’ (Secretos de Shangai) sono stata per 23 puntate Teresa. Per quanto riguarda il cinema, mi è rimasto nel cuore il personaggio di Marga nel film ‘Antonio cumple 50’ di Alejandro Mira e quello di Olga in ‘Atrapats’ (Atrapados). Infine, a teatro, il monologo di ‘La que sale’ tratto dall’opera ‘La esclusa’ di Michel Azama e Medea di Heiner Muller”.

Tra qualche mese, gli italiani dovranno dire addio ad Ursula Dicenta, che uscirà tragicamente di scena. Un addio che Montse ha definito agrodolce, perché ha dovuto staccarsi da uno dei personaggi più intensi e lungo della sua carriera, che ha fatto crescere per ben quattro anni e che l’ha fatta amare dal pubblico iberico e mondiale. Non a caso, la Alcoverro non ha preso bene la notizia dell’imminente chiusura di Acacias 38, che avverrà in Spagna il prossimo maggio.

“E’ una notizia che mi ha fatto soffrire. E’ arrivata improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno. Sono rammaricata per gli attori, i tecnici, ma non mi dimentico dei telespettatori e delle telespettatrici di Acacias38/Una Vita. Aveva ancora degli ottimi ascolti, sarebbe stato bello vederla in onda ancora per tanti anni”.

Oltre a sognare di lavorare in futuro in Italia, magari al fianco di Sergio Castellitto con cui ha avuto già la fortuna di collaborare, Montse ha molto chiaro come intende proseguire nella sua carriera.

“Faccia l’attrice da ben 35 anni. E’ mia premura investire il tempo in progetti di cui innamorarmi. Voglio continuare a dare il massimo. Vorrei tornare in teatro,  con la mia compagnia, che per ovvi motivi di pandemia non sta affrontando il momento più bello della sua storia. Non dire infine di no ad una serie con un lungo personaggio”.