“Questa è la mia storia”, il nuovo Disco di Matthew Fisher con la Big Stone Studio

Nell’incredibile viaggio di Matthen Fischer che si racconta. “Questa è la mia storia”, il nuovo Disco di Matthew Fisher con la Big Stone Studio.

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Il disco contiene dodici brani con contaminazione Deep house e house music. Per la precisione, nelle intenzioni si trova a metà strada da una buona Deep house e sonorità americane ispirate negli States. Matthew sa creare una fusione di suoni a volte morbidi e sensuali, un incrocio tra jazz e soul. I brani sono molto chic ed orecchiabili che attaccano come un virus anche dopo il primo ascolto. Sotto etichetta Big Stone di Massimo Curzio si susseguono delle nuove produzioni nonostante la pandemia Covid, così escono “Let Me Out “, con Ydalia Suarez il singolo “Caer” https://backl.ink/144953550, e con la feat Giovanna Ferrara “I like You so much” https://backl.ink/147347697.

Matthew ha una grande esperienza di producer e di esibizioni in locali e discoteche, infatti ha suonato nelle discoteche piu rinomate: dal Prince al Paradiso dal Cocorico Al Classic club, a New York City, nel locale di Helmut; a Riccione al Green Bar; a Champigny sur Marne in Francia  esce “Another Day On The Terrace”, un nuovo disco musica di tendenza techno minimale che piaceva molto ai francesi, nel megastore e Pacha nota discoteca di New York City. Inoltre con L’UNIVERSAL Music ha pubblica “GRETA “ di The Matthew Fisher Project. Successivamente il brano fu trasformato in HOW CAN I BELIEVE, un remix con i desaparecidos Fiesta Loca, e The Witch.

La Big Stone Studio di Massimo Curzio conosce Matthew tramite Giuseppe Tortorelli un organizzatore di eventi di moda, e si appassiona alla sua storia, in quando viene nominato il nome del produttore Mario Ragni con cui Massimo Curzio aveva un legame che andava oltre il lavoro, infatti spesso insieme all’amico in comune Lucio Vito Amedeo si usciva per ritrovarci al Plastic una discoteca di Milano.  Mario Ragni ha fatto un pezzettino della storia della discografia italiana: un classico, per esempio, è il trio Morandi-Ruggeri-Tozzi che nel 1987 esortava “a dare di più”, o anche il meno noto ma indelebile duetto Bertoli-Tazenda.

 

“Infatti fu proprio Mario Ragni” racconta Matthew “e sua Moglie Olivia Coppeno della MBO Music si interessavano alle mie produzioni, mi invitarono a Milano in Via Sirtori piazza Venezia per conoscermi. Così uscì How Can I Believe dell’ ARTISTA The Matthew Fisher Project. Inoltre collaborai con grandi musicisti come Maurizio D’aniello, Walter Muto, Giovanni Pascoli e Guerra il Paroliere. Mentre suonavo al Paradiso di Rimini conosco Red Rossi di Milano un produttore manager che doveva aprire una nuova agenzia a Cesena, e mi invitò nella sua agenzia in via Cesare Battisti a Cesena, così firmai il contratto con la Show & Co. Tramite Olivia Coppeno, e conobbi Efrem Sagrada del clan di Celentano.

Fu positiva questa conoscenza.” prosegue Fisher,“Insieme con Maurizio Rosseti di Rimini, (un sub manager di Red Rossi) avevano degli eventi tra Rimini e Milano e si aiutarono a vicenda: Maurizio si occupava di me mentre Efrem si impegnava con Ortis (ex California dream Man) tra cui c’era il fidanzato di Rosita Celentano e stavano lavorando all’uscita del loro nuovo album. La casa discografica Garudha Records di Amsterdam mi invita a produrre e suonare negli eventi e nelle discoteche Olandesi, così mi trasferii ad Amsterdam in via Pottvistrass, 2. Rimasi lì 3 anni producevo e suonavo in più eventi, fin quando mi fecero la proposta di fare un remix con i desaparecidos Fiesta Loca: Desaparecidos_Fiesta Loca 2.0 (Matthew Fisher _Remix), e The Witch, tramite la Saifam Group di Verona, collegato con l’universal Music in Francia.“.

Mentre suonavo a Union Square conobbi un manager che collaborava con Def Mix Production e ho l’opportunità di collaborare con Frankie Knukles, per l’uscita del suo disco F K Always. Nella nuova residenza producevo musica, fino a quando una casa discografica olandese presero in considerazione il brano AWOKEN, in un genere musicale techno trance, cosi facendo ebbi un successo enorme business come producer e dj. Successivamente trasferitomi a Riccione suonai al Green Bar in Viale Ceccarini 53.” conclude Matthew.