Successo di Mario Conte al Teatro Roma di Portici

Sold-out nella sala teatrale di Portici. Al Teatro Roma, il concerto-spettacolo di Mario Conte, cantante proveniente da San Giorgio a Cremano popolarissimo per  eventi di rilievo culturale non solo in Campania e conosciuto soprattutto per i suoi tributi a Massimo Ranieri, spesso in TV su canali digitali e satellitari come Realtime e nei salotti culturali della Campania.

Nella più grande sala del paese vesuviano non c’è stato solo il Mario Conte conosciuto da tutti. Con lo spettacolo “Quanno ‘n’omme resta sulo int’a notte nasce sempe ‘na canzone” il cantante proveniente da “Il boss delle cerimonie” ha spaziato, con voce sicura e possente, fra brani classici napoletani anche ricercati (citiamo “Guapparia” corredato da una coreografia di tango, “Brinnese”, “Mandulinata a Napule”, “Tu ca nun chiagne”), successi di Pino Daniele (degna di nota “Terra mia”, densa di uniche emozioni) e Domenico Modugno, oltre che ovviamente i maggiori successi di Ranieri. Il tutto accompagnato da una band orchestrale di prestigio, composta dai maestri Antonio De Santis (fisarmonica e sintetizzatori), Francesco Ascione (tastiera), Antonio Mambelli (batteria), Claudio Romano (chitarra), Gaetano Diodato (basso) e Valerio Starace (violino).

Nelle oltre due ore di spettacolo non sono mancate le performances associate alle sue magiche interpretazioni, tramite un corpo di ballo di quattro elementi su coreografie di Arianna Fortunato, da anni vicino a Conte nei suoi eventi. Sul palco si sono avvicendati anche amici storici del cantante che si sono dati staffetta durante lo spettacolo: tra gli altri il poeta Giuseppe Ambrosio che ha decantato una sua lirica, i cantanti Alfonso D’Apuzzo con canzoni di Pino Daniele e Gianfranco Portogallo già vicino a Mario Conte in alcuni spettacoli realizzati in staffetta. Da notare in particolar modo la coreografia teatrale dell’attrice e ballerina popolare Carmen Percontra protagonista durante la interpretazione di “Chella de ‘rrose” e l’intenso Pulcinella vissuto sul palco dall’attore cinematografico e teatrale Pasquale Rea. Ha introdotto e concluso lo show con gran simpatia Giuseppe Loffredo, attore poliedrico di spessore, nella parte di “‘O pazzariello”.

Il pubblico entusiasta ha accompagnato con calore e emozione il cantante durante l’intero spettacolo, in un crescendo finale sotto le note di “’A rumba de scugnizze” e “Perdere l’amore”, con il quale non poteva che concludere lo show. In sala si sono visti tanti amici artisti (e non solo): tra gli altri dai responsabili de “La madia dell’arte” Massimo Capriola e Christian Sanna, all’artista “Blue flowers”, a Davide Guida videomaker e giornalista.

Tecnico audio e delle luci Stefano Lombardo. Ha introdotto lo spettacolo Ralph Stringile.