Cerca la tua immagine reale

“Possibile che incontro persone fatte tutte allo stesso modo?”, quante volte ci è capitato di sentirlo dire! O magari l’abbiamo pensato proprio noi stessi! Non è raro imbattersi in uno sconforto del genere, increduli e delusi perché ripetutamente viviamo esperienze, una lo specchio dell’altra. Eppure una ragione c’è! E nella maggior parte dei casi, la condizione la generiamo noi, ovvero dalla nostra immagine che trasferiamo al prossimo. Ma sarà poi quella reale? Interrogativo legittimo, perché tutti quanti abbiamo tre immagini: come ci vedono gli altri, come ci vediamo noi e come siamo veramente. «Molto spesso siamo convinti di essere una persona però alla fine non siamo quello che pensiamo o gli altri sono sicuri di conoscerci, invece si sbagliano», conferma il dottor Vincenzo D’Amato. «Queste tre immagini non sono mai identiche – prosegue ancora il counselor hypnotherapist – sono sempre discordanti a causa delle maschere che vogliamo far vedere; quelle che utilizziamo ogni giorno per camuffare e vendere una parte di noi che probabilmente non è quella vera». Potrebbe, infatti, trattarsi di un’interpretazione del noi stessi, per cui puramente affettiva, giacché potremmo non essere oggettivi sull’effettiva personalità che ci appartiene. Il come siamo realmente è la parte vera di noi visibile solo nell’astrarsi, cioè quasi come uscire fuori da un quadro in modo da fare un’analisi concreta. L’obiettivo consigliato è di avvicinare nel tempo, attraverso un processo di evoluzione, le tre immagini sempre di più, fermo restando che le maschere ci capiterà comunque di usarle, ma un conto è farlo volontariamente, tutt’altra cosa è l’azione inconsapevole. Normalmente non mostriamo agli altri come siamo per davvero, quindi sorge spontaneo chiederci quand’è che poi ci smascheriamo del tutto e chi ha la facoltà di scorgere il nostro carattere? Chiaramente lo può fare chi vive a stretto contatto con noi, nel momento in cui abbassiamo le barriere difensive costantemente applicate. In sostanza quando abbandoniamo le resistenze razionali, ci lasciamo sorprendere nella più stretta intimità; e non soltanto per quanto diciamo o per il nostro agire ma anche in quale maniera agiamo. Spianando così la strada al vero sé si concede la possibilità di far conoscere l’immagine reale. Però, come spiegato, quest’immagine potrebbe addirittura essere sconosciuta all’individuo stesso che la possiede, pertanto durante il viaggio della vita muta il meccanismo dell’osservarsi, avviando l’accostamento del come ci vediamo al come siamo, il che vuol dire che inizia una crescita interiore. Si dà il via alla razionalità, all’oggettività, al saper essere autocritici, ma anche a stabilire una giusta valutazione della propria persona. Come ci si può concentrare su tutto ciò, il dottor D’Amato lo illustrerà dettagliatamente nel corso della settimana nella sezione blog presente sul sito www.vincenzodamato.it con gli articoli che saranno inoltre veicolati su PsicologicaMente, la pagina facebook del suo progetto.