COORDINAMENTO STAGE & INDIES: APPELLO AL GOVERNO, COME IN FRANCIA SI OBBLIGHINO LE PIATTAFORME MULTINAZIONALI A REINVESTIRE NEGLI ARTISTI EMERGENTI ITALIANI

E’ notizia di questi giorni che la Francia eì pronta a prelevare una quota alle multinazionali monopoliste mondiali della musica in streaming da Spotify a Apple da riservare agli investimenti per gli artisti emergenti del paese.

“La richiesta di un prelievo alle piattaforme di streaming come YouTube, Spotify,  Facebook, Instagram, TikTok pari soltanto all’, 1,75 per cento dei ricavi per utilizzarli per finanziare gli artisti emergenti del proprio paese, ci pare un intervento minimo di grande correttezza etica ed economica di fronte a gigacapitalisti che si preoccupano solo di aumentare fatturati e profitti senza reinvestire nulla nel paese nel settore in cui operano sfruttandone solo creativita’ e competenze senza dare nulla in cambio” e’ il commento del Coordinamento Stage & Indies, la filiera della musica italiana indipendente ed emergente, che rappresenta, tra gli altri, oltre 100 associazioni della filiera, circa 300 editori e produttori discografici indipendenti, oltre 150 festival e contest e migliaia di artisti indipendenti ed emergenti.

“Per questo” prosegue il Coordinamento Stage & Indies “invitiamo il Governo Meloni a fare altrettanto quanto prima e con urgenza a tutela delle imprese, degli artisti e di tutta la creativita’ musicale italiana che rischia di essere schiacciata definitivamente da questi giganti monopolisti mondiali del web e a utilizzare tali fondi per sostenere tutta la piccola discografia italiana a realizzare nuove produzioni per nuovi artisti emergenti del nostro paese”.