Coronavirus, Beneduce-Russo (Fi): “Su USCA coinvolgere medici di base”

Le USCA, Unità Speciali di Continuità Assistenziale, sono sempre più un oggetto misterioso in Campania. Delle 120 previste dalla Giunta Regionale, soltanto 7 sembrano essersi costituite. Ma l’aspetto più grave è l’assenza di collegamento con i medici di base, che dovrebbero essere il punto di riferimento della medicina territoriale e invece vengono clamorosamente esclusi dalle USCA”. Lo dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia Flora Beneduce ed Ermanno Russo, componenti della Commissione Sanità della Campania.

È assurdo dover registrare il ruolo assolutamente marginale dei medici di medicina generale, che potevano rappresentare il vero motore di queste Unità Speciali di Continuità Assistenziale. Risultano invece essere relegati al ruolo di passacarte. Segnalano i casi sospetti al Dipartimento di Prevenzione della Asl e poi non ne sanno più niente”, rincarano  Beneduce e Russo.

Loro, che custodiscono la storia clinica di ogni singolo paziente del territorio, non ricevono neanche più comunicazioni circa l’esito del tampone a cui si è sottoposto l’assistito che hanno segnalato all’Azienda Sanitaria Locale. “Il coinvolgimento dei medici di base è indispensabile. Perché dovranno essere loro a seguire il paziente a casa dal punto di vista terapeutico, sulla scorta delle precedenti patologie dell’assistito”, evidenziano gli esponenti azzurri.

Così come indispensabile” – concludono “è anche la presenza di un ecografista nell’équipe multidisciplinare delle USCA. Perché l’ecografia polmonare a domicilio può essere più efficace nell’evidenziare una polmonite interstiziale da Coronavirus della stessa Tac fatta in ospedale. Con rischi di infezione per il paziente e costi per il sistema sanitario molto più bassi. Purtroppo, manca l’organizzazione dei servizi sul territorio. Disfunzioni come questa sono state una costante nella gestione della sanità di De Luca degli ultimi 5 anni. Checche ne dica il governatore”.