Dal coma all’esordio letterario, ecco “Donne e Amore” di Landretta

In coma per un incidente, poi il risveglio e la necessità di raccontarsi in un libro. Esce, il 14 febbraio, “Donne e Amore” (290 pagine, Pulcinella Editore), esordio letterario di Francesco Landretta, che è stato presentato nel giorno di San Valentino alle ore 18 al Castello dei Conti di Acerra in Piazza Castello, con un evento di presentazione moderato dalla attrice cinematografica (in formazione presso l’Università del Cinema di Acerra) e teatrale, nonché autrice e poetessa Melania Mollo.

«L’idea di questo manuale romanzato a sfondo psicologico è nata circa 10 anni fa – racconta l’autore – in seguito alla fine della mia prima storia “importante”. A seguito del deficit di memoria causato da un grave incidente, ho notato che in realtà riuscivo a ricordare tutti i dettagli delle esperienze d’amore che mi hanno emozionato, negative o positive fossero state. È stato come se il mio cervello dopo il coma prima e la scomparsa poi di molti ricordi felici, volesse re-incamerare tutto e non lasciare che quei ricordi si dissolvessero in una dimensione spazio-tempo indefinita. L’idea si è, infine, trasformata in parola quando ho letto la biografia presente nell’opera di Sigmund Freud “L’interpretazione dei sogni”: in punto di morte Freud si rendeva conto che l’unico quesito a cui non aveva saputo dare una soluzione era “Cosa vogliono le donne?”. Lì l’illuminazione! Il mio viaggio verso la raccolta dei ricordi che mi legavano a quell’“altra vita”, quella prima dell’incidente, diventa il viaggio alla scoperta del mondo femminile e viceversa. Analizzando, studiando, elaborando molteplici idee, incuriosito dalla ricerca della soluzione al quesito, a cui spero di aver dato una risposta valida, il tuffo nel mondo femminile è allo stesso tempo una immersione nella versione passata di me che finalmente si trasforma e si evolve in un nuovo me, in un presente, arricchito dalle esperienze personali con le donne che mi hanno accompagnato in questi anni».

Nella prima parte del testo, dopo aver toccato e sfiorato il tema donna, coppia e attrazione in linea generale, emerge la volontà dell’autore di aiutare il lettore a valorizzare “ciò che di bello si ha” e a dargli dei semplici consigli e pareri su cosa e come migliorare se stesso. Si passa poi ad una sezione dedicata all’approccio con il mondo femminile, colma di analisi, esempi dettagliati basati sulla sua esperienza personale: storie di baci, del come fare l’amore, del come evitare ingenui errori e grandi figuracce, che da consigli si trasformano in un percorso di crescita di autostima e che nell’ultimo bel capitolo “E se fosse amore?” trovano la loro chiusura con una esaltazione di questo sentimento così catalizzante nel suo essere tanto affascinante quanto spaventoso.

L’AUTORE

Francesco Landretta, classe ’89, nella cui giovinezza bazzica nel mondo della moda e dell’arbitraggio, lavoretti con cui riesce ad avere un minimo di indipendenza dalla famiglia di cui va fiero, insieme all’innata passione per il nuoto e la corsa campestre che grazie ad eventi organizzati dalla scuola gli fanno portare a casa alcune medaglie. Successivamente riesce prima a diplomarsi al liceo scientifico “Alfonso Maria de Liguori”, poi a laurearsi prima in Scienze biologiche, successivamente a specializzarsi in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione Umana presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli. Quindi si è diplomato al corso di recitazione e regia cinematografica presso l’Università del Cinema.

Ma precedentemente al diploma poco più che maggiorenne è vittima di un gravissimo incidente che l’ha fatto cadere in coma e l’ha portato ad un passo dal far tagliare, dalle Parche romane, il filo che lo legava alla vita, lasciandolo nello sconforto del coma e poi dell’emiplegia.

Resta, dopo essersi “miracolosamente” ripreso, resta amante della lettura, delle donne, dello sport, della moda, della forma fisica e di se stesso. Grazie alla moda, riesce ad organizzare sfilate più o meno importanti per società del napoletano, dote organizzativa che gli dà modo e qualità di inserirsi nel mondo del social word film festival. Legge in particolare di trattati filosofici/psicologici di autori quali Freud, Platone, Byrne, Gray, Emerson etc., che nell’arco degli anni divora, che l’hanno aiutato a crescere e riabilitarsi, sotto tutti i punti di vista, continuando a praticare come sport il nuoto.

Grazie all’innata passione di trasmettere la propria esperienza al prossimo, per evitare errori che la vita conduce inesorabilmente a commettere ed all’estro di scrittore che emerge dopo il trauma, il giovane miracolato, ha avuto una intensa e sentita esperienza come autore per il blog “Cosa cambia” che trattava il tema incidenti, coma e reminiscenze del suddetto ed essere da aiuto ed ispirazione alla sceneggiatura del film “le verità”.

Durante queste esperienze, Francesco ha avuto anche modo, tempo e possibilità di partecipare e diplomarsi al corso di recitazione e regia cinematografica presso l’università del cinema.

Tutte queste esperienze sono state realizzate dopo un incidente che gli ha cambiato l’esistenza e gli ha dato la forza e volontà di godere, ricordare, incamerare, apprezzare e soprattutto carpire tutto ciò che di bello, brutto o ininfluente gli capitasse, riesce a percepire e incamerare tutto della vita, con una sensibilità prima mai toccata e a riprendere in mano la sua vita, grazie all’intervento e l’amore incondizionato che la sua famiglia, i suoi amici e tutte le sue donne che ha avuto la fortuna di poter conoscere fino ad oggi.

Una disgrazia dalla quale ha saputo ricavarne un valore!