Dipendenza dal sesso, quando e perché accade?

E’ bastato davvero poco affinché il caso di molestie sessuali, oramai al centro della cronaca nazionale e non, scuotesse la quotidianità di molte figure professionali. Di proposito in questo articolo non citiamo nessun nome, né raccontiamo fatti già fin troppo noti perché la finalità non è processare episodi o personaggi, ma capire a fondo cosa spinge alcuni soggetti ad assumere atteggiamenti del genere. Hanno una dipendenza dal sesso oppure perpetrano abuso di potere verso malcapitati subordinati? Allora per avviarci all’interno di certi meccanismi comportamentali è necessario, prima di tutto, fare la differenza tra questi due aspetti. La dipendenza dal sesso o sex addiction è a tutti gli effetti un disturbo registrato nelle patologie di tipo psicologico, quindi lo psicologo Vincenzo D’Amato (nella foto) sottolinea quanto sia «una problematica vera, da non sottovalutare. Si sviluppa con l’ossessività di avere rapporti sessuali; pensare costantemente al sesso, è un bisogno crescente. Nel tempo aumenta, peggiora sino ad arrivare a portare conseguenze importanti dal punto di vista di ansia ed a problematiche correlate alla sfera dei disturbi. Non si limita solamente all’ossessività ed alla voglia costante di consumare l’atto sessuale ma, nel momento in cui non si va a soddisfare quest’esigenza,  genera anche altre patologie». Abbiamo a che fare dunque con un disturbo psicologico da curare e lo si può trattare sia con la psichiatria, sia con la psicanalisi, sia con l’ipnosi. Ragionando del ciclone abbattutosi sul mondo dello spettacolo, domandiamo a D’Amato quale forma caratteriale si cela dietro a tali approcci? Il dottore chiarisce subito che non è un fare comune tipico all’ambiente sopraindicato bensì a tutto l’universo lavorativo, dove potrebbero presentarsi due possibilità: la prima è quella d’incontrare qualcuno in preda alla patologia in oggetto, perciò non c’entra l’occupazione che svolge; l’altra circostanza, invece, si verifica nel mentre una persona (indipendentemente dal genere sessuale, cioè uomo o donna che sia) abusa del potere collegato al ruolo professionale ricoperto; nella fattispecie non è patologia, è desiderio di far prevalere il proprio potenziale di leadership con qualcuno intento a raggiungere un obiettivo di carriera e dunque sottoporlo a ricatto sessuale. A tal proposito in futuro con lo psicologo racconteremo delle storie realmente vissute, ora procediamo nell’esaminare meglio le due problematiche descritte nel seguente articolo, di conseguenza scopriamo qual è l’età in cui si manifesta la dipendenza dal sesso: «Qua dobbiamo tornare a Freud – spiega D’Amato – Ci sono cinque fasi dell’evoluzione sessuale, la fase di latenza è la fase che precede il vero sviluppo sessuale, ancor prima c’è la fase fallica dove vi è la scoperta della propria sessualità, nella fase di latenza invece c’è un assopimento dei sensi dal punto di vista sessuale perché la concentrazione energetica è sulla scoperta del mondo, sulla creazione di rapporti, eccetera eccetera. Segue poi la fase genitale nella quale c’è il vero sviluppo della propria sessualità, in questa fase se ci fosse una fissazione alla fase di latenza potrebbe mancare la giusta energia per far sì che la propria sessualità venga fuori e si sviluppi, addirittura potrebbe esserci una regressione alla fase fallica ed in quel caso si potrebbe manifestare anche una omosessualità, comunque nella fase genitale e in tutta la pubertà, cioè lo sviluppo della propria sessualità e lì potrebbe anche venir fuori una ipersessualità». Compreso il concetto sappiamo che, allorquando avviene lo sviluppo naturale, dai 13 ai 17 anni, potrebbe insorgere una dipendenza dal sesso, degenerando in patologia psicologica. Le motivazioni sono svariate e nella maggior parte sono non razionali, infatti chi ne soffre vive il disturbo, in molti casi, come una normalità. Intervenendo con l’ipnosi, di cui Vincenzo D’Amato è specializzato, tramite la tecnica della regressione si giunge a risoluzione, andando a sciogliere il nodo del problema. Le tempistiche di terapia vanno da una ad otto settimane. L’ipnosi tornerebbe utile pure per non attuare l’abuso di potere, però difficilmente gli autori appaiono disponibili a farsi curare, anzi spesso decidono di sfruttare il più possibile la loro posizione. Infine per dovere di cronaca c’è comunque da considerare un altro profilo comportamentale, in effetti non sempre le vicende confessate corrispondono al vero e l’accusato è finanche vittima dell’accusatore. A volte capita che chi ha piena consapevolezza di godere di gran fascino, ne approfitta; incanta il datore di lavoro o il leader di turno per poi insinuare ricatti, molestie, violenze subite al fine di ottenere notorietà. Al prossimo appuntamento il dottor D’Amato parlerà della dipendenza dai rapporti sentimentali. Chiunque voglia chiedere consigli al dottore può inviare un messaggio al seguente numero 347 3843638 e provvederemo a farglielo recapitare.