Il 2023 è stato un anno importante per la Democrazia Cristiana

Quello che sta per concludersi è stato un anno importante per la Democrazia Cristiana, di rinnovamento e di forte crescita. Totò Cuffaro, segretario nazionale della Democrazia Cristiana nel suo messaggio di auguri di fine anno traccia un bilancio più che positivo per il 2023 e guarda all’immediato futuro di un partito pronto ad affrontare le prossime sfide, a partire dalle consultazioni per il rinnovo del parlamento Europeo,  con una classe dirigente rinnovata.

Un partito   aperto, pluralista e che guarda soprattutto alla società, al mondo dei giovani e alle donne.

“Il 2023 è stato un anno importante per la Democrazia Cristiana – dice Totò Cuffaro nel suo messaggio-   un anno di grande lavoro in cui la Democrazia Cristiana è cresciuta, radicandosi in tutti i comuni della Sicilia.

Dovunque è arrivato il nostro messaggio e cioè quello di un partito di valori e di ispirazione cristiana, che traccia il suo percorso dentro la dottrina sociale della Chiesa e che adesso sta diventando protagonista.

Abbiamo il rispetto delle istituzioni, che è sempre dovuto soprattutto quando le istituzioni vivono momenti di difficoltà.  

Di questa scelta la Democrazia Cristiana ne fa una questione molto importante, così come è importante capire quando la società di oggi abbia bisogno di partiti che riescano a rappresentare anche le persone più deboli, i disabili, i malati e quelli che non hanno voce.

Ecco la Democrazia Cristiana vuole fare questo: vuole dar voce a chi voce non ne ha e per far questo abbiamo scelto di rinnovare la classe dirigente.

Quello che vogliamo è un partito libero,  aperto, plurale,  democratico,  che deve essere giovane e deve essere donna.

Tanti giovani e tante donne che ci aiutino a portare avanti un programma che dia la possibilità ai nostri ragazzi di poter lavorare in Sicilia, di scegliere di costruire qui il loro futuro e di far crescere questa terra in sintonia con le cose che contano e che ogni giorno noi portiamo avanti con sacrificio e spirito di servizio

È questa la politica che vogliamo, e che come ricordava Paolo VI è servizio ed espressione più alta della carità.

Io credo che la Democrazia Cristiana di oggi fatta di giovani e donne porti avanti questi programmi con passione e soprattutto con grande umiltà, quell’umiltà che serve oggi più che mai a far della politica un sistema che tenda a salvaguardare la speranza e che dia la possibilità a questa speranza di potersi riorganizzare e diventare protagonista nel sistema sociale e istituzionale”