“IL BACIO SULLA FRONTE”, IL SENSO DELLA FAMIGLIA NEL LIBRO DI SARA BONTEMPI

“IL BACIO SULLA FRONTE”, IL SENSO DELLA FAMIGLIA NEL LIBRO DI SARA BONTEMPI

Il libro della promoter culturale, seo copywriter e ufficio stampa Sara Bontempi si intitola “Il bacio sulla fronte”, edito da lfa publisher e uscito il 4 dicembre 2023. Al centro del libro l’inestimabile e fondamentale valore della famiglia come fattore determinante per la costruzione di esseri umani sani, degni di essere così chiamati.

Il bacio sulla fronte” è un romanzo che narra delle domeniche trascorse dai nonni durante gli anni Ottanta e Novanta, un periodo in cui la domenica era ancora considerata un giorno di riposo interamente dedicato alla famiglia e al relax. La storia si svolge nel contesto di una famiglia numerosa che ogni domenica mattina si riunisce presso il Capannone, il soprannome affettuoso per la casa dei nonni, immersa nei boschi. L’autrice, un membro della famiglia Urrico, decide di raccogliere le storie e gli aneddoti di queste domeniche straordinarie in questo libro, con l’obiettivo di preservarle e condividerle con chi non crede che un periodo così meraviglioso, senza smartphone o Netflix, sia mai esistito.

E’ un vero piacere per me poterla intervistare e aver scritto anche la prefazione a questo piccolo gioiello di vita vera.

  • Benvenuta Sara, innanzitutto complimenti per il tuo lavoro di promoter culturale su tutto il territorio nazionale, la cura che hai verso gli autori è encomiabile. La tua vita è stata determinata da alcuni passaggi decisivi, come il dedicarti totalmente al mondo della comunicazione e della scrittura. Ricordiamo che tu, con tuo marito Ruggero Morisco, siete anche travel e tourist bloggers. Quanto coraggio ci vuole per seguire i propri sogni?

 

Ciao Daniela, grazie per tutti i complimenti, che fatti da te valgono davvero tanto, e per avermi invitata a questa intervista.
Sono dell’idea che non è solo il coraggio quello che ci vuole per inseguire i propri sogni, anzi quella forse è la parte più facile.
I sogni si raggiungono con tanta determinazione, testardaggine e soprattutto pazienza, non bisogna mai mollare al primo imprevisto e possono passare anni per arrivarci.

Non ho mai voluto bruciare le tappe, per arrivare ad essere promoter editoriale ho dovuto prima imparare a scrivere delle buone recensioni, a valutare i manoscritti che mi passavano tra le mani, tante lezioni e corsi per essere un buon ufficio stampa e per svolgere il lavoro in maniera professionale.

E anche per il ruolo di travel blogger con mio marito, abbiamo iniziato con un semplice diario di viaggio online e ora siamo un buon punto di riferimento, soprattutto quando parliamo di Giappone e di senza glutine nel mondo.

 

  • “Il bacio sulla fronte”, edito da lfa publisher, CE non a pagamento di Caivano, Na, è il tuo esordio nella narrativa. Vogliamo raccontare il perché di questo titolo bellissimo?

 

Il titolo del mio piccolo romanzo d’esordio è venuto praticamente insieme all’idea della stesura del libro.
Il bacio sulla fronte è la cosa più tenera che ricordo, io e tutti i miei cugini, del nonno Pasquale.
Lui era solito a salutarci con quel gesto, così affettuoso e intimo, ogni volta che andavamo a trovarlo, tutte le domeniche della mia infanzia.

È proprio da questo profondo atto d’amore che nasce la voglia di mettere nero su bianco i miei ricordi dei nonni e di tutta la mia numerosa famiglia.

 

  • La tua famiglia, grande e generosa, è stata il fulcro della tua gioventù. I nonni e la loro casa nei boschi, chiamata affettuosamente “il capannone”; aneddoti, ricordi, storie di vita, storie di emigrazione in Liguria da parte del nonno, originario di Amalfi, affetti, sentimenti, scherzi, giochi, tutto ciò che può essere una famiglia sana. Gli Urrico, per l’appunto, vogliamo raccontare qualcosa?

 

Ne “Il bacio sulla fronte” ho voluto raccontare la genuina unione di una grande famiglia, di come noi bambini dell’epoca, ci consideriamo ancora adesso molto amici, legati da dei bellissimi e divertenti ricordi.

Gli anni Ottanta e Novanta erano meno social, la domenica tutta la famiglia era libera da impegni lavorativi e si passava il tempo insieme giocando a carte o a nascondino, tutti insieme, bambini e adulti.

Ho deciso di raggruppare diversi aneddoti di quel tempo, visti dagli occhi di una ragazzina felice della propria famiglia.

E anche grazie a te Daniela che mi hai spronato a presentare il manoscritto a LFA Publisher che questo sogno di vederlo pubblicato è diventato realtà.

 

  • Quanto è stato importante per te e per la tua formazione psicologica di donna indipendente l’avere avuto una famiglia così solida alle spalle?

 

Io assomiglio un po’ al nonno Pasquale, ma non sono l’unica in famiglia che ha la sua vena di artista indipendente.
Anche lui a suo tempo, non riusciva mai a stare fermo, la sua inventiva lo ha aiutato a crearsi dei lavori che hanno mantenuto la famiglia.

La famiglia che ti supporta in ogni nuova iniziativa è fondamentale per vivere serenamente ogni esperienza che si affronta nella vita.

 

  • I valori che ti hanno insegnato i tuoi nonni hanno influenzato sicuramente le tue scelte di vita. Pensi che siano scomparsi nella attuale società, oppure si sono solo trasformati?

 

Purtroppo, a mio avviso molti valori si sono un po’ persi, le persone sono diventate più egoiste nella attuale società e poco riconoscenti alla famiglia.

Invece dovremmo fermarci un attimo e pensare a quali sono le cose importanti, come il legame e l’affetto delle persone care che un giorno rimpiangeremo.

  • Da quanto tempo coltivavi l’idea di voler raccontare le avventure della tua famiglia?

 

Era veramente tanto che pensavo di scrivere qualcosa sulla nostra famiglia, quante volte ho pensato “se sapessi scrivere la racconterei”.
Come dicevo all’inizio, non ho mia voluto bruciare le tappe, era un obiettivo arrivare a riuscire a scrivere abbastanza bene per raccontare gli aneddoti e le avventure della famiglia Urrico.

Perciò vedere pubblicato questo libro per me è un insieme di soddisfazioni personali, ancora di più essere presente quest’anno al Salone del Libro di Torino proprio per il firmacopie di Il bacio sulla fronte”, ancora non mi sembra vero!

 

  • “Il bacio sulla fronte” sta avendo un grande successo. Voglio essere di parte, è un libro che va letto perché è una carezza sul cuore e che ci permette di far pace con l’amarezza che troppo spesso proviamo verso certi valori ormai smarriti, estinti, pure derisi da questa società consumistica. Dopo questo exploit, Sara, hai intenzione di scrivere ancora? Quali sorprese puoi ancora riservare ai lettori?

 

Devo dirlo, ci ho preso gusto a scrivere! Da poco ho pubblicato una guida sulla zona della Liguria in cui vivo, il Golfo dei Poeti.

Ma sono alle prese con un nuovo romanzo, che avevo in mente da quando lo scorso anno sono stata in Giappone con mio marito.
Infatti parlerà del viaggio della vita di una coppia di fidanzati alle prese con la loro prima volta nel Sol Levante dove si scontreranno con la controversa e affascinante cultura giapponese.

 

  • In conclusione, non mi resta che augurarti un grande good luck e invitare il pubblico all’acquisto del libro.

ECCO IL LINK: https://www.amazon.it/bacio-sulla-fronte-Sara-Bontempi/dp/8833436365?source=ps-sl-shoppingads-lpcontext&ref_=fplfs&psc=1&smid=A11IL2PNWYJU7H

 

Grazie mille di cuore Daniela per questa bella opportunità, mi ha fatto davvero piacere rispondere alle tue domande.
Colgo anche l’occasione per ringraziarti pubblicamente per la meravigliosa prefazione che hai scritto per il mio romanzo, sei stata la prima a capire la profondità e il potenziale del mio racconto.

           DANIELA MEROLA