Incontro con il regista curdo Veysi Altay all’Università Orientale di Napoli

Il tema dei diritti negati e rivendicati è al centro del seminario che si svolgerà il prossimo 6 aprile alle ore 16.30 al 5° piano di Palazzo Mediterraneo di via Nuova Marina dell’Università Orientale di Napoli,

promosso dal Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, coordinato da Maurizio Del Bufalo, in sinergia con la Rete del Caffè Sospeso e

alla presenza della prof.ssa Valentina Ripa (Festival del Cinema Diritti Umani /Università di Salerno).

L’incontro, previsto nell’ambito del Laboratorio di Produzioni Audiovisive Teatrali e Cinematografiche tenuto dal prof. Francesco Giordano, ospiterà il fotografo e regista turco curdo Veysi Altay,

attivista dei Diritti Umani, perseguitato dal regime di Erdogan per le sue opere coraggiose che ricordano al mondo la tragedia di un popolo senza terra e senza Stato nonché il dramma delle donne curde combattenti.

 

Verrà proiettato il film NÛJÎN – LA NUOVA VITA, che narra della vita di tre donne soldato sul fronte di Kobane, durante la guerra di liberazione della città siriana dalle milizie islamiche, nel 2013-14.

E’ una storia di guerra e di resistenza che ci guida, attraverso i visi e le voci di ragazze giovanissime, nelle loro paure e nel rischio che le attende, mentre spiegano come sia possibile passare

dalle fatiche domestiche al fucile senza per questo rinunciare alla propria vita di donne.

Veysi è perseguitato dalla giustizia del suo Paese per avere realizzato alcuni film che descrivono la resistenza del popolo Curdo alle milizie Isis e

denunciano le sparizioni degli attivisti curdi ad opera dell’esercito turco. In un momento storico in cui parlare di diritti e appartenenza può significare

lotta per resistere ed esistere, il regista curdo vuole far sentire la sua voce e lo farà davanti ad una platea di giovani studenti in un viaggio in Italia

dal 4 al 14 aprile, che toccherà varie tappe: l’Università di Salerno il 4 aprile alle ore 10.30; le città di Salerno (5/4), Napoli (6 e 8/4), Cagliari (9 e 10/4) ,

Forlì (11/4), Faenza (12/4) e Trieste (13/4), proponendo proiezioni e interviste all’autore.

Un ricco programma reso possibile grazie all’ impegno di numerose associazioni culturali e umanitarie.

 

Conformemente alla missione della Rete del Caffè Sospeso, una rete di solidarietà per intellettuali perseguitati,

il pubblico è invitato, per i mesi a venire, a mantenere un rapporto a distanza con il regista, assumendo un ruolo

di “scorta mediatica” per la sicurezza di Veysi Altay, già condannato più volte dalla giustizia turca e in attesa dei

verdetti di appello.

L’incontro è aperto al pubblico e alla stampa – l’ingresso è consentito con green pass.