La musica di luca ATTANASIO

Perdo le Parole è il secondo singolo del cantante Luca Attanasio. Scritto insieme a Luis Navarro e prodotto e musicato da Pasquale Cristiano, il brano è edito dall’etichetta discografica indipendente Believe Music. 

Perdo le parole non è altro che una dichiarazione d’amore rivolta ad una donna, che genera in me inquietudine ma anche emozione, soltanto a guardarla. Di fronte a lei non riesco a parlare, tant’è che nemmeno mi dichiaro, né le mostro il mio amore. Tutto quello che potrei fare mi sembra banale. In fondo, la banalità è un concetto chiave del brano. Mi sento banale, all’interno delle strofe e dell’inciso, perché non sono in grado di esprimere appieno quelle che sono le mie emozioni”.

Inoltre, Luca sta già lavorando ad altri inediti aiutato sempre da Luis e Pasquale. Con un progetto più ricercato e ampio, fatto con lo scopo di far conoscere chi realmente è con i suoi pezzi e non soltanto con le interpretazioni delle cover scritte da altri artisti, Attanasio sente infatti che quello è il modo con cui può comunicare meglio. Così come ha fatto due anni fa con Perfetta, un altro suo singolo.

Grazie alla collaborazione con il maestro Ciro Barbato, musicista e direttore di orchestra che fa le selezioni di Sanremo, ho dato il via all’inedito Perfetta. Anche questa è una canzone d’amore, argomento che affronto spesso nei miei testi perché è bello e trasmette emozioni. Non a caso, è facilmente collegabile a Perdo le parole, visto che parla di una donna perfetta che non presenta difetti e mi piace sia caratterialmente, sia fisicamente. L’amore che provo per lei è perfetto ed equiparabile a quello che ho per la musica”.

Seppur conscio del fatto che Il genere musicale che maggiormente lo rispecchia è il pop-dance, Luca Attanasio ha anche una predilezione per il latino. 

Insieme all’italiano e al classico napoletano, mi piace lo spagnolo. Penso sempre che nella musica si debba essere versatili nei generi, stando attenti ad essere originali e a non imitare nessuno. Quando cantiamo, è importante essere sempre se stessi, sapendo cantare davvero di tutto. Se nei live ci viene chiesto di fare una canzone che non è del nostro repertorio, dobbiamo essere bravi a cavarcela. Nei loro concerti, tanti cantanti improvvisano. Ed è questo a renderli grandi. Se ci pensi, l’improvvisazione richiede impegno e tanta cultura a livello musicale. Ed il bello del nostro mestiere è che non si smette mai né di imparare, né di innovare, andando a sfociare su altri generi”.