“MARTA, UN SOFFIO DI VITA”, L’ANAFFETTIVITA’ AUTODISTRUTTIVA NEL LIBRO DI DANIELA MEROLA

“Marta, un soffio di vita” di Daniela Merola e edito da LFA publisher è uscito il 4 febbraio ed è la storia di una anaffettività autodistruttiva che non trova pace.

E’ la storia di Marta, una donna inseguita dai suoi fantasmi mentali e con una rabbia ed ira dentro che la divora ogni giorno di più. L’anaffettività che ha vissuto nella sua infanzia e giovinezza la portano ad annientarsi in rapporti sentimentali squilibrati e a cercare approvazioni che non colmano questo suo vuoto affettivo ed emotivo. L’autodistruzione domina la sua esistenza e la portano a commettere molti errori.

Appesa tenacemente ad un flebile soffio di vita Marta fino alla fine lotterà per trovare un equilibrio che la possa far rinsavire.

“Marta, un soffio di vita” è un romanzo crudo, scarno, senza fronzoli narrativi, denso di dialoghi inerenti il racconto, chiuso nell’immediatezza della descrizione dei sentimenti non concede spazio ad orpelli esterni. Tutto ciò permette al lettore di entrare immediatamente nel vivo del racconto e vivere le emozioni insieme alla protagonista che lotta per affermare il suo essere viva e razionale che troppo spesso ha smarrito.

“Marta, un soffio di vita” regala colpi di scena fino all’ultima pagina perché racconta argomenti come la ricerca di un equilibrio psico-fisico che molte donne perdono per tante ragioni, un libro che racconta la depressione autolesionistica che molte donne combattono e da cui sono divorate.