Quali sono le patologie inconsce e come risolverle!

Prestare attenzione a mantenere una buona forma fisica, un’ottima cura di igiene e d’immagine è, per noi, consuetudine. Allo stesso modo dobbiamo preoccuparci di vantare un soddisfacente stato di salute, anche mentale. Come già riportato il nostro inconscio gestisce oltre il 90 per cento delle azioni perciò non bisogna sottovalutare le patologie di origine psicosomatica. Quali sono, come debellarle, in che maniera uno specialista deve agire per risolverle ce lo chiarisce il dottor Vincenzo D’Amato, counselor hypnotherapist: «Un’ansia, una paura, una dipendenza hanno problematiche inconsce. Perché si fuma? Molto spesso non è solo necessità, sappiamo bene che la nicotina entro 48 ore viene espulsa dal corpo per cui se per due giorni non fumo non ne ho più esigenza; ed intanto continuo a fumare. Qui siamo in presenza di una problematica psicosomatica. Il vizio del fumo può essere legato al movimento del braccio, ossia ad un atteggiamento sociale, quindi ha origine inconscia; allora se si riesce a non fumare per 48 ore probabilmente dobbiamo lavorare su altro e non sull’assenza di nicotina». Tante sono le tipologie di questi malesseri: la dipendenza da alcol o la difficoltà a perdere peso; si tratta in ogni caso di disturbi generati nell’inconscio, così per rimuoverli si deve giungere proprio lì. Sicché subentrano le tecniche per operare e le competenze del professionista. Al momento parliamo di ipnotista, ma può occuparsene altresì lo psicologo o lo psicoterapeuta, noi essendo in compagnia di D’Amato (nella foto durante una presentazione) ci interessiamo delle funzioni del counselor: «E’ una figura che viene presa di riferimento dal cliente per risolvere una problematica specifica, con un numero di sedute preciso e che non è curativo, io ti risolvo quel problema lì, non ti prendo in cura». Il dottore sottolinea che un paziente viene preso in cura dallo psicologo però, in generale, i professionisti del settore, che siano psicologi, psicoterapeuti o counselor devono possedere idonee preparazioni. E D’Amato usa l’ipnosi poiché attraverso le tecniche tradizionali o di altre tipologie può pervenire alla soluzione ma anche no, oppure la raggiunge lentamente: «Con essa io arrivo velocemente all’obiettivo, però quando sono dentro non mi basta l’ipnosi perché da sola potrebbe non procurarsi il risultato prefissato cosicché devo avere competenza di altre tecniche». Fondamentale è comprendere il disturbo, andare al punto dove va risolto, avere le capacità adeguate ed essere in grado di metterle insieme, infine creatività. «E’ un po’ come un artista con la tela – prosegue l’ipnotista – non è sufficiente che sappia i colori primari bensì disporre di tutti quanti, sapere come inserirli, conoscere la tecnica per trasferirli sulla tela e giocare di fantasia; insomma il quadro lo fa l’estro». A lui casi del genere capitano: uno su tutti raccontiamo quello di un paziente con un disturbo a livello emozionale da cui scaturivano comportamenti particolari ogniqualvolta c’era un rapporto a due. In primis si era optato per una regressione, nel frattempo, indotta la trans ipnotica, l’uomo vedeva l’evento scatenante ma non lo diceva, a quel punto D’Amato cambiò strategia e passò alla crisi mesmerica. Mescolate le tecniche, la sofferenza fu sconfitta. Significativo è godere di un’alta istruzione formativa. Il dottore su questo non transige, ecco il vero motivo per il quale ha voluto una sua scuola ove formare operatori seri. Si propongono corsi sia generici che specializzanti sulle tecniche teoriche e pratiche dell’ipnosi. I primi sono accessibili a tutti, finanche agli appassionati: lo studio abbraccia metodologie di base, imparando ad usare l’ipnosi per la propria personalità; mentre quelli specializzanti si rivolgono ai professionisti, quali psicologi, psicoterapeuti o a chi vuol diventare counselor. Vertono sulle differenti tecniche: magnetismo, mesmerismo, ipnosi pratica, rapida, etc. Quelli di base durano due giorni, poi ci sono i percorsi che vanno da uno a tre anni. Al termine viene rilasciato attestato di partecipazione non certificato, invece a conclusione del percorso specialistico, cioè di tutto il master, c’è la certificazione che permette l’iscrizione alla lista professionale di counselor hypnotherapist, attraverso il sindacato Sinape. Nel prossimo articolo D’Amato ci parlerà della patologia inconscia riguardante blocchi connessi alla sfera sessuale. Chiunque voglia chiedere consigli al dottore può inviare un messaggio al seguente numero 347 3843638 e provvederemo a farglielo recapitare.