Recensione di “Tu che sussurri alla mia anima”

Chi sussurra all’anima di Maria Castillo, protagonista dell’opera prima di Cinzia Del Bigallo? L’autrice lo svela alla protagonista e al lettore nell’arco temporale che va dal 7 al 28 agosto. Siamo nella Sicilia del 1833 durante il Regno delle due Sicilie,  quando si organizzano i primi attentati contro il re Ferdinando II di Borbone. Un lago separa due masserie proprietà della famiglia Castillo e  della famiglia Falconeri. La Sicilia fa da sfondo al racconto: con il mare, le piante rigogliose, i profumi e la luce intensa. Maria ha 11 anni quando incontra per la prima volta il sultano dell’Oman, Sargon, proprietario della masseria Falconeri. Passerano cinque anni per un nuovo incontro tra i due, quando Maria compirà 16 anni. Quel giorno le verranno svelate verità che  cambieranno per sempre la sua  vita. Capirà che i suoi sogni premonitori in realtà appartengono ad un potere che le viene da molto lontano, e che  ha ereditato dalla sua mamma. Maria dovrà accettare la sua diversità, e dovrà considerare la stessa come un dono speciale: diventerà una sciamana. I suoi sogni sono e saranno delle vere e proprie premonizioni, lei imparerà ad accettare il suo potere, la sua unicità. Saprà leggere i sentimenti delle persone, i loro desideri oscuri rispettando le regole dello sciamanesimo. Bellissima la storia d’amore tra Maria e Sargon che ci racconta l’autrice. Bello il confronto tra i riti  mussulmani e cristiani. Vari gli spunti narrativi, quelli del romanzo storico, d’amore e di  eros, con una finestra sul paranormale. E’ scritto bene, con dovizia di particolari fino al punto che l’autrice riesce a  trainare il lettore in un altrove.

Laura Bufano