Regressione a vite precedenti

Ansia, paura, fobie, sensazione perenne di cadere in un burrone, di essere inseguiti costantemente oppure altri turbamenti ricorrenti nei nostri pensieri: frettolosamente vengono attribuiti a periodi di forte stress ed invece sono pericolosi blocchi psicologici. Talvolta questi fattori albergano nell’inconscio a causa di precedenti esperienze, maturate in vite già vissute. Agire è fondamentale, si deve riportare l’energia in quella che nel settore viene definita luce, affinché riesca ad avviare il processo di accettazione, sciogliendo una volta per tutte i nodi di negatività. Ciò si pone in essere attraverso l’ipnosi, con la regressione a vita passata: l’argomento di cui ci parlerà il dr Vincenzo D’Amato. Siccome l’essere umano è energia è innegabile che essa sia indistruttibile, di conseguenza quando sarà il momento esce da un corpo ed entra in una nuova forma di vita perciò la regressione trasporta indietro nel tempo, allo scopo di andare a scovare la prima volta che il fenomeno traumatico si è verificato; e che sta creando problemi a qualcuno la cui energia s’è trasformata senza distaccarsi dal dolore affrontato in passato. Possono presentarsi pure più eventi e scioglierli uno per uno; invero in una regressione se ne cercano almeno tre, dunque tre vite per avere la certezza di sbrogliare il primo nodo negativo, ossia l’episodio scatenante. Identificato v’è necessità di cambiare il senso – spiega il counselor hypnotherapist – ebbene si ritorna a quell’istante, mettendo la persona in condizione di recuperare la risorsa mancata al momento. Esempio: c’è stata paura in un determinato evento? Bisogna capire cosa serviva all’individuo per non averne! Allora si va ancora indietro, in una situazione dove ha avuto coraggio per creargli l’ancoraggio alla circostanza positiva e dunque mutare il senso. Oggigiorno per applicare una regressione è possibile adottare due tecniche innovative: body scan e body mirroring che permettono, tramite un rilassamento non ipnotico, di visualizzare il proprio corpo, capire se ci sono presenze, parti mancanti (tipo testa, arti, ndr) o se abbiamo a che fare con la sindrome del bambino mai nato. In quest’ultimo caso la madre potrebbe non aver accettato l’aborto, così la stessa energia di quel bimbo non ha avuto la pace per andare alla luce; in regressione la donna è in grado di riconoscere nell’energia del feto non una perdita bensì una possibilità di reincarnarsi. Al dottor D’Amato chiediamo, inoltre, la differenza delle due tecniche: «Solitamente si usano entrambe perché il body scan concede di vedere se ci sono parti mancanti, in più o modificate mentre il body mirroring si occupa delle sensazioni percepite, quindi una presenza accanto, un peso sulle spalle. In pratica è come se la persona stesse davvero in uno scanner, osservandosi il corpo scansionato: da un lato nei dettagli, dall’altro nelle sensazioni. Lavorando con queste tecniche si va a fare un altro tipo di operazione, ovvero regressione in vita passata e poi regressione in vita attuale, perché sciolgo il nodo del passato ma devo ristrutturare la frattura attuale per cui c’è da cambiare il senso in due momenti: sia quando si è generato il problema, sia quando si è insinuato nel presente. Fatto ciò risolvo tutto per sempre». Al termine il paziente se non vuole ricordare può richiedere l’amnesia indotta, fermo restando però che c’è chi la fa solo per curiosità. Anche l’Italia, infatti, è aperta a detta realtà, grazie soprattutto all’opera di divulgazione del noto psicoterapeuta Brian Weiss, autore dei principali presupposti della regressione. Per il prossimo appuntamento il dottor D’Amato ci condurrà nella comunicazione inconscia e trans ipnotiche indotte in modo naturale attraverso l’arte e la moda. Ricordiamo che Vincenzo D’Amato si è specializzato in ipnosi, magnetismo, mesmerismo e fascinazione presso l’Université Européenne llp del dott. Paret nella quale oggi ha un ruolo di istruttore. A dicembre, l’8-9-10, sarà presente tra i formatori del convegno internazionale di ipnosi regressiva che si terrà a Milano. Chiunque voglia chiedere consigli al dottore può inviare un messaggio al seguente numero 347 3843638 e provvederemo a farglielo recapitare.

Per maggiori informazioni sul convegno consultare il seguente link http://www.neurolinguistic.com/blog/corso-internazionale-ipnosi-regressiva-v/